Una decennale esperienza nell'ambito della consulenza tecnica di parte (CTP) ci ha fatto capire quanto sia complessa e delicata la competenza psicologico giuridica. La psicologia giuridica implica una conoscenza interdisciplinare che va dalla psicologia clinica alla psicologia sociale, dalla criminologia alla conoscenza degli aspetti giuridico normativi del comportamento umano, dalla psicologia della comunicazione all'epistemologia.

Nella stesura della relazione finale occorre chiarire e differenziare bene gli aspetti descrittivi da quelli esplicativi, il giudizio morale negativo dalla diagnosi psicopatologica, gli aspetti del significato di una azione dalle cause dell'azione. La confusione tra questi termini implica importanti distorsioni del giudizio (costruzione di falsi nessi causa-effetto, tautologie, tendenza alla conferma, ecc.) ed errori grossolani sul piano scientifico (correlazioni illusorie, tendenza alla conferma, letteralizzazione, ecc.). In entrambi i casi la relazione può essere contestata e quindi resa inefficace.

Nel corso degli anni il nostro lavoro in psicologia giuridica si è finalizzato a fornire una prestazione:

• chiara nel linguaggio psicologico utilizzato
• esplicita nel modello teorico di riferimento adottato
• giustificata nei test e negli strumenti di valutazione adottati
• trasparente nelle conclusioni derivate

La tipologia di casi che abbiamo seguito finora sono:

• perizia sull'imputabilità
• affidamento dei figli (in casi di separazione e di divorzio)
• valutazione di minori in strutture protette
• valutazione del danno esistenziale
• valutazione del danno da mobbing